Non tutti sanno che attorno alla mozzarella di bufala ruotano errori e falsi miti che ne possono compromettere qualità e sapore.
A rivelarlo, un’indagine condotta da un’azienda campana in occasione di TuttoFood 2025 che mostra come il 68% dei consumatori europei commette errori mentre mangia la Mozzarella di Bufala Campana DOP.
Ma quali sono?
Scopriamolo insieme.
Mozzarella di bufala errori comuni durante il suo consumo
Il sondaggio ha coinvolto 1.200 persone che, intervistate, hanno permesso di evidenziare una serie di errori più comuni attorno al consumo di mozzarella.
Eccoli qui di seguito.
1. Tagliarla a fette
Tagliare la mozzarella a fette con il coltello come se fosse un formaggio stagionato può alterare l’equilibrio tra la sapidità della superficie e la cremosità interna. È preferibile consumarla intera o sfilacciarla con le mani. Se necessario, utilizzare coltelli in ceramica a lama liscia per evitare di rovinare le sue fibre.
2. Mangiarla fredda dal frigorifero
Consumare la mozzarella appena tolta dal frigorifero ne compromette il sapore. La temperatura ideale per gustarla è tra i 18 e i 20 gradi. Nei mesi freddi, come abbiamo suggerito più volte, è consigliabile lasciarla in ammollo in acqua calda, nella propria confezione, per riportarla a temperatura ambiente.
3. Immergerla in acqua del rubinetto
Togliere la mozzarella dalla confezione e immergerla in acqua del rubinetto può alterarne la salinità e comprometterne il gusto. È importante, infatti, conservarla sempre nel suo liquido originario.
4. Esagerare con i condimenti
L’aggiunta eccessiva di olio d’oliva, spezie o erbe aromatiche può coprire il sapore delicato della mozzarella. È preferibile gustarla al naturale per apprezzarne appieno le caratteristiche organolettiche.
5. Accompagnarla con pane integrale o vini troppo tannici
Pane integrale o troppo saporito e vini con eccessiva tannicità possono sovrastare il gusto della mozzarella. È consigliabile abbinarla a pane bianco e vini leggeri per esaltarne il sapore, con delicatezza.
6. Non leggere l’etichetta
Il 31% dei consumatori non fa caso alle indicazioni presenti in etichetta. Si tratta di un errore molto comune ma rischioso. Leggere le informazioni legate a denominazione di origine e provenienza consente infatti di avere una garanzia di autenticità e trasparenza, proteggendosi dalle imitazioni e dall’Italian Sounding.
Chi commette più errori?
Ma vediamo, invece, quali sono i consumatori più diligenti e attenti e quelli, invece, più distratti.
Secondo il sondaggio, i più meticolosi e informati sono i tedeschi, al primo posto della classifica, seguiti poi dai consumatori spagnoli che hanno mostrato molto rispetto per la temperatura di servizio e la semplicità negli abbinamenti. E gli italiani? Si piazzano solamente al quarto posto, perché distratti sia nella conservazione del prodotto, nel taglio ma anche nell’uso dei condimenti, spesso eccessivi. In coda alla classifica troviamo invece i belgi.
Falsi miti sulla mozzarella di bufala
Attorno alla mozzarella di bufala, però, ruotano anche tantissimi falsi miti legati a una scarsa conoscenza di questo incredibile alimento o a false notizie diffuse sul web. Vediamone insieme qualcuna.
La mozzarella di bufala è troppo calorica
Molti pensano che la mozzarella di bufala sia eccessivamente calorica rispetto alla mozzarella di latte vaccino. In realtà, 100 g di mozzarella di bufala contengono circa 270 kcal, mentre la mozzarella di latte vaccino ne ha circa 253 kcal. La differenza è minima e trascurabile.
La mozzarella di bufala è naturalmente senza lattosio
Un altro mito diffuso è che la mozzarella di bufala sia priva di lattosio. In realtà, contiene una quantità ridotta di lattosio, ma non sufficiente per essere considerata senza lattosio. Per chi è intollerante, esistono versioni specifiche di mozzarella di bufala senza lattosio. Anche nel nostro caseificio produciamo una buonissima mozzarella di bufala, adatta agli intolleranti.
La mozzarella di bufala si produce solo in Campania
Sebbene la Campania sia la regione più nota per la produzione di mozzarella di bufala, il disciplinare estende la sua produzione anche ad altre regioni italiane, come il Lazio, la Puglia e il Molise.
Per gustare al meglio la mozzarella di bufala, è fondamentale evitare questi errori comuni e sfatare i falsi miti che la circondano. Solo così si potrà apprezzare appieno questo tesoro della gastronomia italiana.